Modellazione 3D per ridurre il rischio di contagio del personale sanitario

Incardinato all’interno del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione (DIGEP), il 3DLab si occupa di interazione uomo-macchina, visualizzazione, acquisizione e gestione dei dati 3D. Le competenze acquisite vengono applicate non solo alla modellazione 3D, ma anche allo sviluppo di metodologie innovative per la progettazione di prodotti, ai sistemi diagnostici e chirurgici, al design emozionale e all'analisi del volto con tecniche di machine learning. 

L’attività di ricerca nel campo dei sistemi chirurgici si colloca all’interno di una convenzione quadro di collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino e il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell'Università degli Studi di Torino. In questa particolare attività sono coinvolti: lato Politecnico i proff. Enrico Vezzetti e Stefano Tornincasa, fautori della collaborazione e della convenzione quadro ed il prof. Sandro Moos che si occupa del coordinamento delle attività di ricerca, portando avanti differenti progetti nell’ambito della progettazione di metodiche e strumentazione a supporto dell’ambito chirurgico. Le controparti sono i proff. Guglielmo Ramieri e Giovanni Gerbino della Divisione Universitaria di Chirurgia Maxillofacciale, dislocata presso l’ospedale Molinette in Torino e incardinati presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche. Grazie poi al Dottorato Interateneo in Bioingegneria e scienze medico-chirurgiche la collaborazione è stata ulteriormente rafforzata con l’assegnazione di una borsa all’ing. Andrea Novaresio che sta sviluppando il proprio percorso di dottorato sulle tematiche delle tecnologie 3D a supporto della chirurgia sotto la responsabilità scientifica dei proff. Sandro Moos e Guglielmo Ramieri.

In questa infausta emergenza sanitaria si è riconosciuta la necessità di dispositivi di protezione individuali per il personale ospedaliero, semplici e rapidi da implementare.

Nell’ambito della collaborazione, l’ing. Andrea Novaresio è partito dai dati di una TAC, l’ha trasformata in un modello 3D comprensivo dei tessuti molli ed intorno a questi ha costruito il profilo anatomico di un archetto, destinato ad essere stampato mediante stampante 3D di tipo FDM (Fused Deposition Modeling). 

Nella parte posteriore sono presenti due asole per l’inserimento di usa striscia di velcro che bloccherà l’archetto sul cranio del dottore, nella parte anteriore si incolla mediante nastro bi-adesivo il riparo trasparente in plastica. 

La capacità di stampa combinata delle macchine di prototipazione dislocata presso le Molinette ed il 3DLab è di circa trenta archetti al giorno ed ha permesso di fornire questa protezione in tempi ragionevolmente brevi.

Si ringraziano il Direttore del DIGEP, il prof. Maurizio Galetto, ed il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Guido Saracco, per aver autorizzato quanto necessario per permettere questa collaborazione.

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